L'interfaccia acqua olio è uno strumento utilizzato per rilevare la presenza di prodotti surnatanti (LNAPL) o sottonatanti (DNAPL) in pozzi, piezometri, cisterne, serbatoi, ecc.
Si tratta di un freatimetro dotato di una speciale sonda che, oltre a misurare il livello dell'acqua, è in grado di misurare eventuali idrocarburi galleggianti indicati con la sigla LNAPL (Light Non Aqueos Phase Liquid) o idrocarburi pesanti affondati indicati con la sigla DNAPL (Dense Non Aqueos Phase Liquid).
Se avete l’esigenza di monitorare il livello dell’acqua in pozzi, piezometri o acque superficiali, oltre ad un data logger di livello avete mai considerato di utilizzare un sistema di telemetria? Molto spesso le distanze tra i punti di monitoraggio comportano spostamenti e perdite di tempo per raccogliere i dati, magari l’utilizzo di un sistema di telemetria lo avete già preso in considerazione, ma lo avete abbandonato perché costoso e complesso da realizzare e da gestire. Ora esiste una soluzione che può venire incontro alle vostre esigenze: Solinst ha realizzato una nuova telemetria GSM molto semplice da installare, da programmare e da gestire, funziona con una semplice sim GSM (con rete GPRS) e si installa direttamente sulla testa pozzo. Stiamo parlando del modello 9500 LevelSender.
Il freatimetro è uno strumento utilizzato per misurare il livello statico dell'acqua (o soggiacenza della falda) all'interno di pozzi e piezometri, ma può essere usato anche per misure di livello in serbatoi, cisterne, bacini o corsi d’acqua. Può venir chiamato anche "Idrometro per pozzi" o "Water Level Meter", che in inglese significa letteralmente "Misuratore di livello dell'acqua", abbreviato a volte con l'acronimo WLM. I freatimetri sono caratterizzati dalla semplicità e dalla velocità d'uso.
Proprio come noi abbiamo bisogno di aria per respirare, gli animali acquatici hanno bisogno di ossigeno disciolto. È necessario per la sopravvivenza di pesci, invertebrati, batteri e piante sottomarine.
Come viene misurato l'ossigeno disciolto?
La concentrazione di Ossigeno Disciolto (solitamente abbreviato con "OD" o "DO") può essere espressa in diverse unità di misura, per esempio milligrammi per litro, parti per milione o come percentuale di saturazione.
Tecniche per la misura in situ dell'ossigeno disciolto:
La tecnologia storicamente più utilizzata per la misura dell'ossigeno disciolto in campo, è rappresentata dal sistema brevettato dal Dr. Leland Clark, che consiste in un sensore elettrochimico, rivestito da una membrana permeabile (cella di Clark). Nel corso degli anni però la tecnologia si è evoluta e sono state sperimentate altre metodologie per la misura dell'ossigeno disciolto, più efficienti e più stabili della cella di Clark, attualmente le tecnologie più comuni sono: galvanica, polarografica e polarizzata pulsata (a fluorescenza).
Di seguito andremo ad analizzare i due sistemi più diffusi: i sensori di tipo galvanico e i sensori a fluorescenza.
Le prove di emungimento o test di pompaggio (dette anche prove di portata) sono uno strumento utile per poter valutare le caratteristiche idrogeologiche di un acquifero o poter valutare l’influenza di particolari condizioni circostanti.
In sintesi, i test di pompaggio vengono effettuati mediante l’utilizzo di una o più pompe all’interno di uno o più pozzi o piezometri, in modo da causare un abbassamento del carico idraulico e successivamente misurare la risposta dell’acquifero nel tempo (con misura diretta o mediante un datalogger). Ci sono diversi approcci per effettuare questo tipo di test: emungimento a portata costante, variabile (slug test) o nulla.
Misurando la variazione del carico idraulico (sia in fase di emungimento che di risalita) in funzione del tempo, è possibile stabilire le caratteristiche dell’acquifero.
Una rete di monitoraggio efficiente, non può più prescindere dalla disponibilità dei dati in tempo reale, le soluzioni disponibili sono molteplici, più o meno complesse a seconda delle caratteristiche e delle esigenze (es. Telemetria Solinst GSM STS Edge, Telemetria Solinst Radio RRL) ora si aggiunge una soluzione semplice da utilizzare, compatta ed economica, che consente l’installazione di soluzioni di monitoraggio remoto in modo semplice e alla portata di tutti, che non richiede conoscenze avanzate di elettronica o di programmazione. Stiamo parlando del 9500 LevelSender di Solinst, una soluzione compatta in grado di collegarsi oltre che con tutti i Leveloggers Solinst anche con il nuovo Datalogger ventilato LeveVent.